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Occhio da Samaritano n° 2/2020

Ciao a tutti,

«I veri vicini non sono quelli che pensano: “che ne sarà di me, se mi fermo?”, ma coloro che pensano: “che ne sarà di lui, se non mi fermo?”». Così commentava la parabola del samaritano in un suo sermone il pastore battista Martin Luther King jr., famoso per le sue lotte nonviolente per i diritti civili degli afroamericani. E così ci da il benvenuto nel secondo numero di “Occhio da Samaritano”. Per cambiare le cose occorre partire dal cambiare punto di vista. Così don Roberto Malgesini ha insegnato a fare con la sua vita, con uno sguardo diverso sulla città, con quel suo ministero sacerdotale insieme profondamente ecclesiale e profeticamente radicale. Non una Chiesa che aspetta la gente nelle sue strutture ma che va nelle strade con gli ultimi, meno sedie da riunione lise e più scarpe consumate, non fragilità viste come problemi di decoro urbano ma fratelli e sorelle. Così vogliamo guardare i nostri territori, immaginando modi nuovi di stare assieme, anche attraverso le lenti della Scrittura e della Dottrina sociale della Chiesa. Spiega il Prof. Stefano Zamagni, noto economista dell’Università di Bologna e tra i fondatori della Scuola di Economia Civile, che nella curiosa storia degli 11 cammelli riportata di seguito è riassunta la grande affermazione dell’enciclica Caritas in veritate: il dono è un bene economico. «Un ricco cammelliere arabo lasciò in eredità ai suoi tre figli 11 cammelli: al maggiore lasciò la metà dei cammelli, al secondo ne lasciò un quarto e al terzo un sesto. Nel dividersi l’eredità, sorsero seri problemi e i tre fratelli entrarono in una lite furibonda fino a rischiare di arrivare ai coltelli. Infatti, gli 11 cammelli non erano divisibili né a metà, né a un quarto, né a un sesto. E ciascuno pretendeva di avere un cammello in più per sé. Sapendo del problema, un altro cammelliere, amico di famiglia, si presentò ai tre fratelli e donò loro un suo cammello, gratuitamente. Avendo 12 cammelli, i tre fratelli poterono avere facilmente ciò che spettava a ciascuno di loro secondo giustizia: il primo ebbe i suoi 6 cammelli (la metà), il secondo ebbe 3 cammelli (un quarto), il terzo ebbe 2 cammelli (un sesto). A conti fatti, si accorsero poi che 6 + 3 + 2 dava per risultato 11, 11 cammelli, e ne avanzava ancora uno. Così, risolti i loro problemi con giustizia, decisero di ridare il cammello a colui che l’aveva donato esprimendogli la loro riconoscenza. E vissero felici e contenti i tre fratelli e colui che aveva donato un cammello».

A presto. Monia, Loris, don Annino, don Andrea


20201005 Occhio da Samaritano 02 2020