Società e inclusione

Noi siamo cresciuti nell’esperienza dei nostri genitori e dei nostri nonni, che l’uomo possa e debba progettare, costruire e plasmare la propria vita in prima persona, che esistano obiettivi che richiedono l’impegno di tutta una vita, per i quali ci si deve decidere e che poi si debbano e anche possano perseguire con tutte le forze. Ma la nostra esperienza ci ha insegnato che non possiamo concepire progetti nemmeno per l’indomani, che quanto abbiamo costruito viene distrutto in una notte e che la nostra vita, a differenza di quella dei nostri genitori, è diventata informe o almeno frammentaria. Posso comunque soltanto dire che non vorrei vivere in nessun altro tempo che il nostro, anche se esso è così indifferente al nostro benessere esteriore.

Dietrich Bonhoeffer

Funzione della pastorale sociale è anche aiutare le comunità cristiane ad avere uno sguardo evangelico sulla società e le sue dinamiche. In collaborazione con gli altri settori pastorali della diocesi e vicariati, comunità pastorali e parrocchie occorre saper cogliere criticità e segni di speranza, derive individualiste e miopie egoistiche che creano nuove povertà e emarginazioni e possibili prassi virtuose di inclusione, integrazione e di costruzione di legami comunitari solidali.