Articolo pubblicato su “Il Settimanale della diocesi di Como” del 9 novembre 2017.
Al suo ritorno da Cagliari, il vescovo Oscar ha espresso subito il desiderio di promuovere in diocesi il confronto e l’approfondimento circa i temi e le proposte emersi nelle giornate in Sardegna. Appena sceso dalla scaletta dell’aereo, ha gentilmente accettato di offrirci alcune impressioni a caldo riguardo a quanto vissuto nella Settimana Sociale.
Eccellenza, quale aspetto del convegno cagliaritano le è parso più prezioso e innovativo?
Sono rimasto molto colpito dal metodo usato: la raccolta di “buone pratiche” in fatto di lavoro è una prassi dal sapore evangelico, che ci aiuta a sottolineare il bene che cresce silenzioso e senza strepiti, proprio come il buon grano che resiste alla zizzania e giunge a maturazione. Aver condiviso spunti e riflessioni intorno a tavoli di lavoro molto compositi, quanto a provenienze e a compiti nella società e nella comunità cristiana, è stata un’ulteriore importante ricchezza.
Quale segno di speranza ha portato nel cuore e in diocesi al termine della Settimana Sociale?
Può sembrare scontato dirlo, ma la speranza maggiore viene dai tanti giovani che hanno animato le nostre giornate con le loro storie e le loro esperienze, dal vivo o anche attraverso il pregevole docufilm Il lavoro che vogliamo, realizzato da Andrea Salvadore e presentato a Cagliari, dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma, e trasmesso infine da TV2000. Giovani che hanno sì sperimentato la crisi, talvolta in tutta la sua asprezza, ma che spesso hanno mostrato di saperla cogliere come una opportunità.
Un’ultima domanda: tra gli argomenti e le proposte finali dell’assise sarda, quali le sembrano i più promettenti?
Mi è parso importante rinnovare un dato cardine della dottrina sociale della Chiesa e del magistero di papa Francesco: la dignità di ogni persona si esprime e si consolida anche attraverso il lavoro buono e a sua volta degno, in quanto libero, creativo, partecipativo e solidale. Per questo, le proposte che vanno nella direzione di incentivare la formazione professionale per i giovani e anche per i meno giovani mi paiono utili per creare spazi e opportunità di buon lavoro.
Ringraziamo il vescovo Oscar per la disponibilità, in attesa di ritornare presto, come diocesi, a riflettere su questi argomenti insieme al nostro pastore!