Dopo la Settimana sociale di Trieste "Al cuore della democrazia"

Raccontare la partecipazione e la democrazia. La presentazione dell’iniziativa di Pastorale sociale, CDAL e Caritas

La Settimana sociale dei cattolici in Italia che si è svolta a Trieste dal 3 al 7 luglio di quest’anno ha voluto andare “Al cuore della democrazia” mettendo a tema, tra gli altri, il tema della partecipazione. Era presente a Trieste in quei giorni una delegazione diocesana e i membri delle tante associazioni laicali di ispirazione cristiana presenti sul nostro territorio hanno seguito con interesse i lavori e le riflessioni della Settimana sociale trasmessi dai media.

La rubrica che proponiamo come Servizio alla pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato, Consulta diocesana delle aggregazioni laicali (CDAL) e Caritas vuole essere un primo frutto di quei giorni triestini. Vogliamo provare a guardare e a far guardare ai nostri territori con uno sguardo attento a cogliere il tanto che già c’è in termini di partecipazione socio politica. Anche e soprattutto a livello giovanile.

La rubrica “Raccontare la partecipazione e la democrazia” sarà fatta da agili interviste mensili pubblicate sul Settimanale della diocesi di Como (e disponibili anche in formato audio o video sul sito della pastorale sociale sociale.diocesidicomo.it), alternando le testimonianze di amministratori giovani (under 35) presenti nei consigli dei comuni della nostra diocesi al racconto di progetti di promozione della partecipazione proposto dai membri delle tante aggregazioni laicali presenti nella CDAL.

Le interviste saranno a cura del giovane giornalista Christian Cabello (al centro nella foto della delegazione diocesana a Trieste).

L’obiettivo è riequilibrare la diffusa percezione di rassegnazione nei confronti della cosa pubblica, della partecipazione e dei giovani. Anche oggi ci sono tanti giovani che non si limitano a non ingrossare le file di chi non va più a votare perché rinchiuso nel proprio individualismo (e già è tanto), ma si mettono in gioco e si impegnano per il bene comune. Dando un esempio ai tanti adulti che giustificano il proprio disimpegno con il motto qualunquista “tanto è tutto un magna-magna”.

Un percorso che si apre …

“E, noi che talvolta ci scandalizziamo inutilmente di tante piccole cose, faremmo bene invece a chiederci: perché dinanzi al male che dilaga, alla vita che viene umiliata, alle problematiche del lavoro, alle sofferenze dei migranti non ci scandalizziamo? Perché restiamo apatici e indifferenti alle ingiustizie del mondo? Perché non contempliamo le miserie, il dolore, lo scarto di tanta gente nella città? Abbiamo paura, abbiamo paura di trovare Cristo lì”. Papa Francesco ha posto domande e richiami con nell’omelia della messa celebrata il 7 luglio a Trieste in occasione della 50° Settimana sociale di cattolici in Italia sul tema: “Al cuore della democrazia. Partecipare tra Storia e Futuro”.

Pochi giorni prima era stato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso a ricordare che: “Al cuore della democrazia ci sono le persone, le relazioni e le comunità a cui esse danno vita, le espressioni civili, sociali ed economiche che sono frutto della loro libertà, delle loro ispirazioni, della loro umanità: questo è il cardine della nostra Costituzione. Questa chiave di volta della democrazia opera e sostiene la crescita del Paese, compreso il funzionamento delle sue istituzioni, se al di là delle idee e degli interessi molteplici c’è la percezione di un modo di stare insieme e di un bene comune”.

In entrambi gli interventi, che significativamente richiamano il valore del dialogo tra due pensieri diversi emerge con evidenza la partecipazione come condizione “sine qua non” per ritrovare l’anima della democrazia ed è proprio su questo tema che ritornano le parole conclusive Mattarella: “democrazia è camminare insieme”.

Questo “camminare insieme” è a fondamento e stimolo del linguaggio sinodale che sta prendendo consistenza nel cammino dei Vicariati in sintonia con quelli nazionale e universali. Sul territorio, nell’ascolto della Parola, nel discernimento e nelle scelte concrete, sta progressivamente diventando un esercizio di corresponsabilità anche per rammendare un tessuto sociale reso fragile dagli strappi dell’egoismo, della sfiducia, dell’indifferenza. Significativamente nel Libro sinodale gli orientamenti pastorali del vescovo Oscar chiedono alla comunità cristiana maggior attenzione alla dimensione sociale dell’evangelizzazione.

In questo momento storico e nell’imminente Anno Santo è davvero importante accogliere come dono e come richiamo alla responsabilità il messaggio della 50° Settimana sociale che si può riassumere nella parola “partecipazione” e farne oggetto di riflessione, di dialogo, di impegno e di narrazione di esperienze positive sul territorio diocesano. Un primo appuntamento è a Morbegno il 9 novembre con l’incontro tra Pastorale sociale, Caritas e Cdal.

Il percorso che si apre in questo numero del settimanale diocesano proporrà mensilmente testimonianze, progetti e buone pratiche in ambito sociale e politico con lo scopo di condividere idee ed esperienze, di aprire nuovi percorsi di impegno per il bene comune in dialogo con il territorio.

La pagina del Settimanale della Diocesi di Como del 7/11/2024