Proponiamo alcuni testi del “Benedizionale” del rituale romano, particolarmente utili in alcuni momenti dell’animazione liturgica della pastorale sociale (giornate particolari, inaugurazioni, benedizione dei luoghi di lavoro, etc …): Testi e benedizioni per l’ambito scolastico e culturale
Benedizione insegnanti e alunni all’inizio dell’anno scolastico
Benedizione per una scuola o università degli studi
Benedizione per una biblioteca
BENEDIZIONE DEGLI ALUNNI E INSEGNANTI ALL’INIZIO DELL’ANNO SCOLASTICO |
Premesse 206. L’apertura dell’anno scolastico, come ogni altro inizio, ha per la comunità parrocchiale e la comunità educante – famiglie, alunni, insegnanti, personale direttivo e ausiliario – la trepidazione e il fascino dell’attesa. 207. Il credente sa, attraverso la grande tradizione biblica, che la promessa viene garantita e attuata tramite la benedizione divina. Anche un anno scolastico che muove i primi passi è un umile. «In principio…» in cui ancora una volta Dio manifesta le cose meravigliose che intende compiere incontrando la buona volontà di tutte le persone chiamate ad animare la scuola. 208. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono o anche da un laico, specialmente se catechista e responsabile dell’educazione degli alunni; in questo caso i testi delle preghiere sono quelli previsti per i laici stessi. 209. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi. |
BENEDIZIONE PER UNA SCUOLA O UNIVERSITA’ DEGLI STUDI |
Premesse 832. La Chiesa guarda con sollecita premura alla scuola di ogni ordine e grado; nella scuola, infatti, si aprono le menti degli alunni e si educano i loro animi. Ciò vale innanzi tutto per quelle istituzioni educative cattoliche in cui i ragazzi e i giovani non solo ricevono una preparazione culturale e una formazione umana, ma possono coltivare di giorno in giorno lo spirito del Vangelo .833. Il rito di benedizione qui proposto riguarda sia i docenti, si gli alunni, sia tutti coloro che, a qualsiasi titolo, sono interessati alla scuola o all’Università degli studi, ed altresì l’intera comunità a vantaggio della quale sorge la nuova scuola o la nuova Università; pertanto è opportuno che, per quanto possibile, tutti intervengano alla celebrazione. 834. Il rito senza la Messa può essere usato dal sacerdote e dal diacono. 835. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi. 836. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle scuole, il ministro, servendosi di elementi indicati sia in questo rito sia in quello per la «Benedizione dei bambini», Cap. XV, p. 236 ss., può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei docenti e degli alunni. 837. Questa benedizione può essere impartita anche durante celebrazione della Messa. Se la nuova scuola o la nuova Università degli studi è dotata di una propria chiesa, che debba essere dedicata o benedetta, possono essere opportunamente inserite nelle litanie o nell’orazione dei fedeli invocazioni o intenzioni che riguardano l’istituzione e la sua attività. |
BENEDIZIONE PER UNA BIBLIOTECA |
Premesse 861. L’inaugurazione di una biblioteca, soprattutto se destinata ad uso pubblico, è una felice occasione per impartire una particolare benedizione, illustrandone opportunamente ai fedeli il significato.862. Il rito qui proposto può essere usato dal sacerdote e dal diacono. 863. Nel rispetto della struttura del rito e dei suoi elementi essenziali, si potranno adattare le singole parti alle circostanze di persone e di luoghi. 864. Nelle regioni in cui vige la consuetudine di benedire ogni anno tutte le case nel Tempo di Pasqua o in altro periodo e tale benedizione viene estesa anche alle biblioteche o altri luoghi simili, il ministro, servendosi degli elementi indicati in questo rito può preparare una celebrazione che giovi al bene spirituale dei partecipanti. 865. In ogni caso è bene che la comunità locale, o almeno alcuni suoi rappresentanti, partecipino al rito della benedizione. |