Con una partecipazione da “tutto esaurito”, supera ogni previsione il bilancio conclusivo di “Gli altri Siamo Noi”, la mostra laboratorio per riflettere sul pregiudizio, la discriminazione e il capro espiatorio.
Ideata in Olanda, la mostra è stata tradotta e adattata in molti paesi d’Europa. In Italia questa edizione è stata curata da Casa per la Pace di Milano con la collaborazione di Tamburi di pace (Roma), Caritas Roma, Amici dei Popoli Padova.
“Gli Altri Siamo Noi” è arrivata in provincia di Sondrio grazie all’interessamento di due insegnanti dell’Istituto Comprensivo Damiani di Morbegno e dell’Istituto Comprensivo Sondrio Centro e al sostegno di istituzioni e soggetti del Terzo Settore e della società civile, in particolare si segnala la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Territoriale di Sondrio, il patrocinio della Prefettura di Sondrio, le organizzazioni legate al “Tavolo di Camaldoli” (a cui aderisce anche il Servizio alla pastorale sociale, del lavoro e della custodia del creato della diocesi di Como), le associazioni Spartiacque, Metafamiglia, Rueido e le cooperative Forme e AltraVia.
Morbegno è stata la prima ad ospitare i laboratori itineranti, rivolti in particolare agli studenti di quarta e quinta elementare e delle scuole medie, oltre che alla cittadinanza tutta. 40 le classi coinvolte e circa 1200 le persone che hanno visitato complessivamente la mostra.
L’edizione di Sondrio è stata ospitata presso la Sala delle Acque del Bim e anche lì le presenze hanno superato il migliaio con una cinquantina di classi. Particolare soddisfazione è stata espressa per la grande partecipazione dei cittadini, tanto che per consentire a tutti di poter vedere la mostra sono stati ampliati gli orari di apertura inizialmente previsti.
27 le classi ospitate a Chiavenna, oltre 500 gli studenti coinvolti e circa 200 i cittadini in visita. “Molti studenti sono tornati a visitare la mostra” – fanno sapere gli organizzatori – “segno di un reale coinvolgimento e interessamento ai temi proposti”.
Anche a Bormio non sono mancati gli studenti: oltre 400, mentre gli adulti in visita sono stati un centinaio.
“Gli Altri Siamo Noi” ha chiuso i battenti a Tirano, dove nella settimana conclusiva hanno partecipato ai laboratori circa 400 ragazzi provenienti non solo da Tirano, ma anche da Sondalo, Grosio e Grosotto. Altissima anche la frequenza di famiglie e singoli nelle aperture pomeridiane.
In concomitanza alla mostra sono stati organizzati alcuni eventi per divulgare il messaggio anche al di fuori del mondo della scuola. A Morbegno il 23 gennaio si è svolto un interessante laboratorio sul pregiudizio, a cura della Casa per la Pace. Il 31 gennaio a Sondrio Alberto Pellai, noto psicoterapeuta della famiglia, ha presentato il convegno “Alzare lo Sguardo. Diventare adulti nell’era del Villaggio Globale”. A Tirano la mattina di sabato due marzo è stata dedicata ad un convegno sul tema del pregiudizio e dell’interculturalità.
Un ringraziamento particolare va alle decine di volontari coinvolti in tutte le edizioni itineranti, senza i quali la mostra non avrebbe potuto essere realizzata.
Il successo de “Gli altri siamo noi” è un segno importante che testimonia l’attualità e l’urgenza di affrontare temi come la diversità e il pregiudizio e la risposta positiva è stata motivo di grande soddisfazione per gli ideatori dell’evento, un segnale chiaro dell’importanza di diffondere la cultura della tolleranza, del rispetto e dell’apertura.
L’educazione è uno dei principali strumenti di cambiamento sociale ed è importante che ogni individuo diventi consapevole dei propri stereotipi e pregiudizi per poterli mettere in discussione, cercando di verificarne la fondatezza e compiendo un faticoso lavoro di esternazione, consapevolezza e superamento.