Venerdì 10 marzo, alle ore 13.00, in Cattedrale, a Como, il vescovo, cardinale Oscar Cantoni, presiederà la Santa Messa nella quale si invocherà il dono della pace.
«Pregheremo in comunione con la Chiesa italiana e tutte le Chiese d’Europa – afferma il Vescovo di Como –: le nostre intenzioni saranno per le vittime della guerra in Ucraina, senza dimenticare le decine di conflitti che in tutto il mondo causano povertà e dolore. La Quaresima è tempo di conversione: rinnoviamo la nostra supplica perché intervenga un radicale cambiamento nei cuori e nelle menti, affinché tacciano le armi e si apra la strada del dialogo e della pace. Ognuno di noi può essere parte di questo percorso. Papa Francesco ci invita a essere costruttori di comunione e di fraternità: possiamo diventarlo grazie a uno strumento preziosissimo, quello della preghiera».
La data del 10 marzo è stata indicata dal Consiglio delle Conferenze episcopali d’Europa (CCEE). «Sarà un’occasione per rinnovare la nostra vicinanza alla popolazione e per affidare al Signore il nostro desiderio di pace – scrive in una nota la Presidenza della Conferenza episcopale italiana –. Chiedere la conversione del cuore, affinché si costruisca una rinnovata cultura di pace, sarà il modo in cui porteremo nel mondo quei germogli della Pasqua a cui ci prepariamo». Sentiamo «come attuale l’appello lanciato sessant’anni fa da san Giovanni XXIII nell’Enciclica Pacem in terris – puntualizza ancora la CEI –: “Al criterio della pace che si regge sull’equilibrio degli armamenti, si sostituisca il principio che la vera pace si può ricostruire nella vicendevole fiducia” (n. 39). Se da una parte è urgente un’azione diplomatica capace di spezzare la sterile logica della contrapposizione, dall’altra tutti i credenti devono sentirsi coinvolti nella costruzione di un mondo pacificato, giusto e solidale. Il tempo di Quaresima ci ricorda il valore della preghiera, del digiuno e della carità, le uniche vere armi capaci di trasformare i cuori delle persone e di renderci “fratelli tutti”».
«Dall’inizio della guerra – riflette il Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, l’arcivescovo di Vilnius Gintaras Grušas –, le Chiese che sono in Europa invocano la pace per l’Ucraina che si traduca in un’immediata fine delle ostilità e nell’impegno concreto a ripristinare la giustizia e avviare, così, un vero cammino di riconciliazione».
«Accanto alla preghiera – conclude il cardinale Cantoni – possiamo trasformare il nostro digiuno in carità concreta». Le offerte che saranno raccolte venerdì 10 marzo, come frutto del digiuno quaresimale, saranno destinate a progetti di aiuto alle famiglie ucraine. Nel loro messaggio di Quaresima, i Vescovi dell’Ucraina si sono impegnati a osservare, con i fedeli, «un digiuno rigoroso tutti i mercoledì e i venerdì del tempo quaresimale. Crediamo che il nostro Padre celeste ascolterà la preghiera sincera che offriamo con perseveranza. Il cammino per riportare la pace in Ucraina, e nei nostri cuori, non sarà facile, ma sarà salvifico per tutti noi».