Inizia con domenica 15 novembre, giornata mondiale dei poveri, una serie di tre brevi dialoghi-intervista voluti dalla Pastorale Sociale diocesana, da Caritas e da Centro di Etica Ambientale Como – Sondrio e realizzati con la preziosa collaborazione di Teleunica. Attraverso la televisione si vuole portare nelle case della gente degli stimoli di riflessione su temi molto influenzati anche dall’emergenza sanitaria in corso: le nuove e vecchie povertà, l’ambiente, il lavoro, l’etica sociale e ambientale. La prima intervista di domenica 15 sarà a don Alberto Vitali sui temi della crisi, del lavoro e della fede visti dal suo ministero nella pastorale dei migranti a Milano («Scarti umani e sociali o “Fratelli tutti”?» come riporta provocatoriamente il titolo) e andrà in onda sul canale 12 (province di Lecco e Sondrio) e sul canale 193 (Monza Brianza, Milano, Bergamo e Brescia) domenica 15 novembre alle 13,20 e alle 18,50. In seguito sarà disponibile sui canali social dell’emittente e sui siti delle associazioni organizzatrici. Seguiranno, a distanza di una settimana circa l’una dall’altra, le chiacchierate con don Walter Magnoni, responsabile della pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Milano, sul tema del rapporto tra ambiente e lavoro e con il professor Carlo Maurizio Modonesi, professore di Ecologia umana all’Università degli Studi di Parma, che si occuperà di etica ambientale, con un occhio ai rischi biologici e sanitari dovuti al deterioramento dei sistemi ecologici di cui si occupa nelle sue ricerche.
Don Alberto Vitali, ordinato sacerdote nel 1988, è attualmente responsabile della Pastorale dei Migranti della Diocesi di Milano. È anche parroco della parrocchia di Santo Stefano Maggiore a Milano e delegato arcivescovile delle ACLI. Ancor prima, ha avuto incarichi in Pax Christi Italia.
In questo periodo di emergenza sanitaria, a lui è stato chiesto un intervento per fornirci quegli elementi utili per leggere questa realtà, aprendo gli orizzonti su scenari di possibili percorsi futuri
Saremo provocati a porre una particolare attenzione alle conseguenze che questa pandemia genera sulle povertà conosciute e quelle nuove che si profilano all’orizzonte con un occhio particolare alle persone provenienti da altre nazioni, di cui si prende cura don Alberto nel suo ministero. In questa analisi della realtà, non potrà mancare una chiamata alle responsabilità di ciascuno, con una riflessione sulla cultura dello scarto denunciata da Papa Francesco nell’enciclica Laudato Sì (n. 16):
“l’intima relazione tra i poveri e la fragilità del pianeta; la convinzione che tutto nel mondo è intimamente connesso; la critica al nuovo paradigma e alle forme di potere che derivano dalla tecnologia; l’invito a cercare altri modi di intendere l’economia e il progresso; il valore proprio di ogni creatura; il senso umano dell’ecologia; la necessità di dibattiti sinceri e onesti; la grave responsabilità della politica internazionale e locale; la cultura dello scarto e la proposta di un nuovo stile di vita»
Nella ricerca di un nuovo stile di vita, la possibile proposta di un’economia del dono, collegando in unico filo conduttore la tutela del creato, l’impegno missionario di andare verso l’altro dando forma ad una comunità del noi, la cura delle relazioni nel tendere la mano ai poveri.