Giovanni ha 56 anni, sua moglie soffre da tempo di una malattia che la costringe in casa, da qualche mese riceve un aiuto alimentare dalla parrocchia. Fino allo scorso ottobre ha lavorato come lavapiatti in una pizzeria; quando questa ha chiuso la pensione di invalidità della moglie e la sua modesta cassa integrazione, arrivata in ritardo, non gli hanno permesso di pagare l’affitto e tutte le spese. Ora teme lo sfratto, non ha più risorse. Conta su un aiuto fino alla ripresa del suo lavoro.
Aisha ha 35 anni e due settimane fa ha chiesto aiuto, per la prima volta, al Centro di Ascolto del suo paese. Da sola si prende cura dei tre figli di 4, 6 e 11 anni, dopo che suo marito è andato via di casa due anni fa. Ha sempre lavorato come badante, 12 ore al giorno e con poche tutele. Con l’arrivo del Covid non le è stato rinnovato il contratto e ora se la cava con qualche lavoretto di pulizia, facendo i salti mortali per assicurare un futuro migliore per lei e i suoi figli.
La storia di Giovanni e Aisha è la stessa di tante persone che stanno vivendo sulla loro pelle le conseguenze della pandemia, a causa della riduzione o perdita del lavoro o della chiusura della loro attività.
Per fronteggiare questa drammatica situazione che colpisce duramente le nostre comunità, la Diocesi di Como – Pastorale Sociale e del Lavoro, assieme alla Caritas, alle Acli, alla Compagnia delle Opere e al Cdal (Consulta delle Aggregazioni Laicali) ha costituito il Fondo Di Solidarietà Famiglia Lavoro 2020, in memoria di Don Renato Lanzetti e di tutte le vittime del coronavirus.
Attraverso questa campagna vogliamo rimanere vicini a tutte quelle persone e famiglie della Diocesi che – come Giovanni e Aisha – prima del coronavirus conducevano una stabile attività lavorativa o gestivano con soddisfazione una piccola impresa. E che oggi, per via della crisi, vivono situazioni di grave disagio e non possono contare su altre forme di sostegno.
L’obiettivo è quello di aiutarle a far fronte all’emergenza di questo momento, in modo tale che abbiano la possibilità di rimettersi in piedi il prima possibile, tornare al lavoro e ritrovare la propria autonomia.
Con le risorse che il fondo mette a disposizione, abbiamo dato vita a una rete di cui fanno parte le parrocchie, la Caritas diocesana e le associazioni del territorio, mediante la quale si è instaurato un vero e proprio dialogo con coloro che presentano domanda di aiuto. Con tutti avviamo un percorso di accompagnamento pensato per rispondere concretamente alle effettive necessità di ciascuno, affinché nessuno sia lasciato solo.
Grazie ai donatori che finora ci hanno sostenuto, abbiamo potuto aiutare oltre 450 famiglie, ma abbiamo bisogno di te per fronteggiare i prossimi difficili mesi!
Se credi nel valore del lavoro come fonte di realizzazione della persona e fondamento della comunità, con la tua donazione – grande o piccola – potrai dare un aiuto che significa molto per costruire insieme una comunità più forte e unita.
Fai una donazione online, tramite Paypal o carta di credito: il tuo contributo aiuterà le famiglie a superare l’emergenza.
Puoi inoltre donare:
⮚ Tramite bonifico sul conto corrente intestato a “Fondazione Caritas Solidarietà e Servizio ONLUS” IBAN: IT 96 K 0521 6109 000 000 000 12617 (il contributo è deducibile in base alla vigente normativa fiscale);
⮚ Consegnando un’offerta al tuo parroco.