…3 impegni uno sguardo nuovo…
È un percorso di animazione che gli uffici Caritas, Pastorale Sociale e del Lavoro, Missioni hanno deciso di proporre come spunto di riflessione e proposte di impegno che aiutino famiglie e comunità a vivere questi tre mesi come impegno e riscoperta delle proprie abitudini e dei propri stili di vita al fine di avere uno sguardo nuovo sulle cose e sul mondo.
Ha inizio il 01 settembre 2020 – 15^ giornata per la custodia del creato, prosegue nel mese di ottobre – mese missionario e conclude il 15 novembre 2020 – giornata mondiale dei poveri, con un’uscita sui diversi siti e attraverso le diverse forme di comunicazione, a cadenza settimanale. Per la prima uscita, prevista per domenica 6 settembre, un primo documento, …3impegni uno sguardo nuovo… presenterà il percorso nella sua interezza, con la suddivisione del percorso nei tre mesi di settembre, ottobre e novembre con i temi guida che, saranno poi declinati nelle varie settimane e presentate attraverso uno specifico documento.
L’obiettivo
L’obiettivo di questo percorso in tre tappe è già espresso nella premessa: “si propongono spunti di riflessione e proposte di impegno che aiutino famiglie e comunità a vivere questi tre mesi come impegno e riscoperta delle proprie abitudini e dei propri stili di vita al fine di avere uno sguardo nuovo sulle cose e sul mondo.” L’obiettivo quindi non è solo realizzare questo o quel miglioramento ma riuscire a elaborare uno sguardo nuovo sul mondo, sulle comunità e sulle risorse. Per questo abbiamo unito i tre temi: custodia del creato, missione e poveri in un unico cammino. Separare i tre temi può servire ad organizzare delle “iniziative”, ma potrebbe far perdere l’intima unità che li unisce in un’unica visione, che evidenza l’annuncio della novità, la cura per la casa comune e l’attenzione in questa casa ai più deboli. Lo sguardo nuovo sta proprio in questa unità, che, alla fin fine, è l’unità della vita della comunità dei discepoli dopo la risurrezione.
Come si usa questo sussidio
Non è un manualetto di graziose citazioni né un compendio di buoni propositi per diventare “migliori”. Il sussidio, si dice sempre nella premessa, è indirizzato “a famiglie e comunità che vogliono rinnovare il loro sguardo sulla vita, sui fratelli e sul mondo”, se non c’è questo desiderio di cambiamento allora ogni parola diventa vuota e al massimo arriveremo a mettere in pratica qualche buon proposito ma non a cambiare (iniziare a cambiare) la logica della vita. Le comunità alle quali si rivolge sono certamente le comunità cristiane “formali” e le famiglie, ma sarebbe interessante che si aprisse questo percorso alle comunità informali, le reti di amici, le comunità di famiglie. Abbiamo cioè l’ambizione di vedere questo sussidio come il lievito “che una donna ha preso e nascosto in tre misure di farina, finché sia tutta fermentata.” (Lc 13,21). Ci piacerebbe che l’occasione di questo itinerario arricchisse i rapporti tra le persone della comunità di uno spunto di novità e di una prospettiva più ampia del solito: questo è fattibile nella misura in cui crediamo che i temi affrontati siano davvero importanti e decisivi.
Condivisione dell’esperienza e scoperta/proposta di nuovi cammini
Al termine di ogni tappa e dell’intero cammino proveremo a creare degli spazi nei quali sia possibile scambiarsi le esperienze di novità di vita che avremo creato, creando una vera “rete del cambiamento”. È necessario infatti cominciare un cammino che va oltre le singole tappe proposte che non devono chiudersi in sé stesse ma essere punto di partenza per un cambiamento diffuso. La vera attenzione al creato, alle missioni e ai poveri, prima di ogni altra forma di attenzione, cura o aiuto, deve proprio partire da nuove forme di solidarietà e condivisone che diventino mentalità nuova, diffusa e condivisa.
Settimana dal 11 al 17 ottobre in pdf